Il Bracco fa parte della classe dei cani da ferma, si contraddistingue per le sue grandi doti fisiche, velocità e l’ottimo olfatto.
Di questa particolare razza ne esistono molteplici varietà, le principali riconosciute sono divise per origine geografica :
GERMANIA
Il Deutsch Kurzhaar o Bracco tedesco, nasce circa nel XIX secolo è caratterizzato dalla colorazione bruno chiaro, bianco con testa bruna oppure nera, corpo sottile e snello, orecchie grandi pendenti in avanti, il portamento nobile e agile gli consente di mimetizzarsi nella fitta vegetazione, prevalentemente cacciatore di uccelli si distingue in Bracco dal pelo corto e dal pelo ruvido mentre il Bracco di Weimar, il cui nome è in onore dell’omonimo duca, si distingue per il temperamento attivo e travolgente, per tanto necessita di grande impegno da parte del conduttore.
UNGHERIA
Il Bracco Ungherese, conosciuto come vizla è quello più famoso nell’Europa orientale, apprezzato anche come cane da compagnia per il temperamento docile e dolce, è comunque un esemplare che necessita di tanto impegno ed allenamento, essendo un amante dell’acqua ed estremamente energico. Ha un aspetto elegante, corpo atletico e zampe e coda lunga, il mantello è di colore marrone uniforme e a pelo corto.
TIROLO AUSTRIACO
Il Tinolen Bracke o Bracco Tirolese, di origine celtica è specializzato nella caccia alla lepre o volpe, di taglia media, orecchie inclinate in avanti ed erette, il mantello ha la peculiarità di essere in doppio strato, quello inferiore lanoso e quello superiore di colore scuro tendente al rosso o nero con possibili macchie di colore bianco.
FRANCIA
Originario del sud-ovest della Francia, le sue origini risalgono alla prima metà del 1700 quando il sovrano Carlo X di Borbone, interessatosi a questo esemplare, ne intensifico l’utilizzo e sviluppo infatti fino ai primi del 1900 veniva soprannominato il Bracco di Carlo X, sarà infatti a partire dal 1909 che si tenderà all’evoluzione della razza del Bracco francese , passando dal Bracco di Gascone, di taglia grande al Bracco dei Pireni, di taglia piccola. Entrambe le razze mantengono le stesse peculiarità, ovvero temperamento giocoso e pieno di energia ma anche dolce ed affettuoso, fedele e leale al suo padrone, è speso scelto come cane da compagnia. Il copro agile e snello, lo rende un instancabile cacciatore, il temperamento energico richiede grande impegno da parte del cacciatore specialmente in tenera età è fondamentale la socializzazione anche con i suoi simili e l’addestramento costante unito ad una buona dose di attività fisica quotidiana.
ITALIA
Le prime fonti risalgono all’epoca romana e agli scritti di Dante Alighieri, nel basso Medioevo ritroviamo le prime raffigurazioni del Bracco come lo conosciamo oggi specialmente riguardo le sue doti innate di cacciatore, raggiunse l’apice durante il rinascimento, essendo selezionato, non solo come cane “da lavoro” o da caccia, ma anche da compagnia dalle famiglie nobili, la sua diffusione però subì una battuta d’arresto durante 800, per l’abbandono delle campagne da parte dei nobili, il bracco passo di mano alle classi meno abbienti e durante la seconda metà dell’ 800 con la diffusione delle razze europee anche in Italia quali, setter e pointer, inizio il suo lento declino. Fortunatamente a partire dal 900, grazie all’instancabile lavoro di allevatori ed appassionati di questa razza, il Bracco si è ritagliato negli anni avvenire un posto speciale nella selezione dei cani da ferma, il suo portamento fiero, la bellezza aristocratica, lo sguardo attento e docile lo hanno riportato in vetta.
Nel dettaglio le caratteristiche fisiche del cane da caccia sono :
-Altezza tra 58cm e 67 cm
-Mantello colore bianco con macchie marroni chiaro
-Occhi colore ocra o marrone
-Tartufo voluminoso di colore marrone o roseo
-Orecchie lunghe e con punta leggermente arrotondata
-Coda robusta e dritta a pelo corto
-Zampe anteriori robuste e lunghe con dita ben arcuate
-Corporatura forte e muscolosa peso tra i 25kg e 40kg
Le caratteristiche di lavoro del cane da ferma sono :
-L’andatura : è il trotto vivace e serrato, si svolge in diagonali rettilinee specialmente su terreni già ispezionati dato che il suo eccellente olfatto gli permette di individuare e fermare la preda anche per lunghe distanze, difatti mantiene collo proteso, testa ben alta con la canna nasale inclinata verso terra.
-La cerca : attenta e accurata, si svolge in un moto trasversale quasi continuo della coda, orecchie erette e con grande prudenza procedendo al passo per non destare la preda se invece è una falsa pista riprende la sua ricerca immediatamente.
-La filata : gli ultimi passi sono lentissimi, tasta il terreno prima di poggiarvi la zampa per evitare qualsiasi rumore, assume una postura eretta e punta la preda. -La ferma : se intercetta improvvisamente il selvatico si arresta di scatto oppure fiutata la scia irrigidisce la coda sollevandola e portandola orizzontalmente, il portamento eretto è proteso in avanti attende il conduttore senza mai lasciarlo indietro e attende il momento per catturare la preda
-La guidata : è l’azione con il quale il cane, procedendo con cautela e prudenza si avvicina al selvatico, cercando di evitare qualsiasi impedimento naturale sul suo cammino, procede lento, mantenendosi a distanza costante e sempre in linea con il conduttore.
E’ proprio questa propensione alla fedeltà e lealtà verso il suo conduttore che rende il Bracco un eccellente compagno di caccia, poiché oltre alle doti fisiche è la relazione tra cacciatore e cane a rendere unica la battuta di caccia.